8 marzo 2025 - FITeL, un albero di mimosa e quattro panchine rosse contro disparità di genere e violenza sulle donne: una lotta, un dovere di civiltà.

 

In occasione della Giornata internazionale della donna 2025, il Coordinamento Donne Fitel (Federazione Italiana Tempo Libero) e il Dipartimento Tutela Ambientale Roma Capitale hanno restaurato la panchina rossa e la targa adottate dalla Fitel nel 2022 nei Giardini di Viale Carlo Felice e contestualmente allestito altre tre panchine antistanti e piantato un nuovo albero di mimosa.
L’inaugurazione sarà sabato 15 marzo alle ore 11.00 nei Giardini di viale Carlo Felice a Roma (San Giovanni in Laterano), nei pressi del chiosco, ingresso dietro la statua di San Francesco. È prevista la partecipazione dell’Assessora Sabrina Alfonsi, di rappresentanti delle Confederazioni sindacali e di associazioni del quartiere.
Un’iniziativa che, affiancandosi ad altre attività culturali sul tema svolte dalla Federazione in particolare rivolte ai giovani e alle scuole, vuole richiamare nel territorio attenzione e consapevolezza sull’urgenza di realizzare una effettiva parità di genere e, sensibilizzando sul tragico fenomeno dei femminicidi (uno ogni tre giorni) come punta dell’iceberg dell’oppressione strutturale di genere, sottolinea la necessità di interventi capillari e sistemici.
Le quattro panchine rosse formano un cerchio emblematico del vuoto che ogni donna uccisa lascia nella comunità e assieme un simbolico abbraccio di sorellanza: “Non sei sola/You are not alone” gridano le targhe; le panchine vengono a creare un “punto rosso” di notevole impatto in un parco molto frequentato, fornendo un servizio grazie alle targhe che, in lingua italiana e inglese, incoraggiano a rivolgersi al numero gratuito 1522 in caso di violenza e stalking. L’albero di mimosa, ampliando il verde urbano, celebra la forza vitale delle donne.

 

Sono innumerevoli gli studi che mostrano come le disparità di genere costituiscano uno dei maggiori ostacoli a livello globale allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. I fatti ci confermano quotidianamente, e in tutti i Paesi e ambiti, che le multiformi disparità e forme di oppressione e violenza sono lungi dall’essere appianate e risolte.
L’ultimo Global Gender Gap Report, pubblicato a giugno 2024, evidenzia che nessun Paese ha raggiunto la piena parità di genere e che in base all’andamento dei dati raccolti ci vorranno 134 anni per raggiungere la piena parità.
Secondo il Rapporto l’Italia si colloca all’87esimo posto a livello generale, addirittura scesa di ben 8 posizioni rispetto al 2023 e in Europa è fanalino di coda.

 

Nonostante le donne realizzino migliori risultati nella formazione, il Paese è agli ultimi posti per tasso di occupazione femminile (al 55% nel range 20-64 anni), così come per divario retributivo, e una donna su cinque rinuncia a proseguire la carriera a seguito della maternità.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale e che le forme più gravi di violenza sono esercitate proprio da partner o ex partner, parenti o amici.

 

La lotta contro le disparità di genere e la violenza sulle donne è un dovere di civiltà che impone alle istituzioni e a tutta la popolazione azioni strutturali urgenti e congiunte per un radicale cambiamento culturale individuale e collettivo.

 
Scarica il comunicato PDF