ALBERICO GENTILI |
||
San Ginesio 14 gennaio 1552 - Londra 19 giugno 1608 |
||
Testo Vikipedia.org | ||
Alberico
Gentili nacque nel 1552 a San Ginesio in
provincia di Macerata. Primogenito di Matteo Gentili,
medico ad Ascoli Piceno, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di
famiglia nobile, dopo aver studiato letteratura e medicina
con il padre, a 19 anni intraprese gli studi presso
l'università di Perugia, traendo numerosi insegnamenti
di Gianpaolo Lancellotti e laureandosi in giurisprudenza il
23 settembre 1570. Dopo la laurea tornò nel 1572 a San
Ginesio, poi si trasferì ad Ascoli essendo stato eletto
podestà e nel 1575 ritornò nella sua città natale, poiché
venne nominato il 10 novembre avvocato del Comune. Durante
questo lavoro rielaborò un nuovo statuto comunale, che venne
approvato dal Consiglio il 22 settembre 1577, e il 28
febbraio 1578 venne mandato dall'amministrazione a trattare
di affari importanti (ad oggi ignoti) con il cardinale
Marcantonio Colonna. |
|
I due si stabilirono dapprima a Lubiana, e più tardi furono raggiunti da un altro figlio più giovane, Scipione. I due fratelli si separarono dal padre e si recarono a Tubinga, una città universitaria: Scipione rimase lì, mentre Alberico, rifiutando una cattedra di diritto all'università di Tubinga offerta dal duca del Württemberg Ludovico III di Württemberg, dopo un soggiorno ad Heidelberg e uno a Neustadt, a metà del 1580 giunse in Inghilterra, precisamente a Londra come esule, grazie a Robert Dudley che lo raccomandò a John Donne. Mentre fuggivano, nei loro confronti si continuava un processo in contumacia, che si concluse con una condanna da parte dello Stato Pontificio e una damnatio memoriae, ai danni di alcuni membri della sua famiglia. |
Accolto dalla
comunità in uno dei collegi dell'università
dove iniziò a lavorare, per i suoi
contributi ebbe un importante ruolo sia come
teorico del diritto che come consulente
della corona, sotto i regni di Elisabetta I
Tudor e di Giacomo I Stuart Negli anni tra
il 1583 e il 1585, Alberico conobbe Giordano
Bruno, ospite a Londra dell'ambasciatore di
Francia Michel de Castelnau, schierandosi
con lui durante il processo che portò alla
sua condanna a morte. |
||
Casa dei Gentili |
Durante la sua vita divenne una figura di importante influenza per il figlio Roberto Gentili avuto con la moglie ugonotta Hester de Peigne. Morì nel 1608 a Londra e la sua tomba fu trasferita nella seconda metà del XIX secolo all'interno della St Helen's Church a Bishopsgate, mentre la sua casa è ancora oggi visibile nel paese di San Ginesio. |
Fortuna |
||
In titulum Digestorum De verborum significatione commentarius, 1614 |
Statua di
Alberico Gentili |