ENRICO MATTEI |
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Acqualagna 29 aprile 1906 - Bascapè 27 ottobre 1962 |
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Testo marchenet.it | ||
« Che
cosa era Enrico Mattei? Un avventuriero? Un grande patriota?
Uno di quegli italiani imprendibili, indefinibili, che sanno
entrare in tutte le parti, capaci di grandissimo charme come
di grandissimo furore, generosi ma con una memoria di
elefante per le offese subite, abili nell'usare il denaro ma
quasi senza toccarlo, sopra le parti ma capaci di usarle,
cinici ma per un grande disegno. »
Inizio gli
studi a Camerino proseguendoli poi a Matelica dove inizia a
lavorare come verniciatore in un mobilificio, cambiando poi
lavoro in fattorino in una conceria dove diventa prima
operaio poi tecnico. |
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In tale veste si oppose allo smantellamento dell'attività mineraria dell'AGIP ordinandone, anzi, il proseguimento con quella intensità e quella decisione che nel marzo del 1946 consentirono di scoprire il giacimento di Caviaga primo di una serie di importanti campi metaniferi la cui produzione determinò in Italia una vera rivoluzione nel settore delle fonti di energia. |
Fonda il
quotidiano "Il Giorno", viene laureato ad honorem in
ingegneria mineraria sia al Politecnico di Torino che
all'Università di Bologna. Per primo inizia i contatti con
il Medio Oriente e con paesi Africani quali l'Egitto la
Persia la Libia, suscitando così le ire delle "Sette
sorelle" capitanate dagli industriali americani che tentano
in tutti i modi di ostacolarlo. |
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