FRANCO CORELLI |
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Ancona 8 aprile 1921 - Milano 29 ottobre 2003 |
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Nacque in
una famiglia amante della lirica: il nonno Augusto
Corelli fu tenore di buon livello e due zii paterni
furono tenori coristi; il padre, Remo Corelli
(1887-1983), e la madre, Natalina Marchetti
(1889-1950), erano appassionati di canto, che praticavano a
livello amatoriale. |
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Ne seguì la decisione d'intraprendere seriamente la carriera di cantante d'opera. Grazie a una voce di rara ampiezza ed estensione nel 1950 fu ammesso a un corso di perfezionamento presso il Teatro Comunale di Firenze. L'anno successivo vinse il concorso del Teatro lirico sperimentale "Adriano Belli" di Spoleto e il 26 agosto debuttò nella cittadina umbra in Carmen, manifestando fin dall'inizio della carriera la prevalente vocazione ai ruoli di genere lirico-spinto e drammatico. |
La carriera |
Il 27 gennaio 1961
debuttò al Teatro Metropolitan di New York nel
ruolo di Manrico de Il trovatore (a fianco di
un'altra debuttante d'eccezione: Leontyne
Price), dando inizio a una carriera americana
lunga e proficua. Al Metropolitan rimase per
quindici stagioni consecutive, cantando le opere
del grande repertorio: Don Carlo, Aida, La forza
del destino, Ernani di Verdi, Turandot, Tosca,
La fanciulla del West, La bohème di Puccini,
Andrea Chénier, Cavalleria rusticana, Pagliacci,
Adriana Lecouvreur del repertorio verista.
Apparve inoltre ne La Gioconda, Roméo et
Juliette, Werther, Lucia di Lammermoor. Corelli
partecipò a 369 rappresentazioni al Met,
concludendo l'attività nel teatro newyorkese nel
1975. |
Il ritiro |
Morì a Milano nel 2003 in conseguenza di un ictus. Dopo la cremazione, le sue ceneri sono state deposte al Cimitero Monumentale di Milano; successivamente il suo nome è stato iscritto al Famedio del medesimo cimitero. A Franco Corelli è dedicato il Teatro delle Muse di Ancona. |
Vocalità e
note artistiche |