VIRNA LISI |
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Ancona 8 novembre 1936 - Roma 18 dicembre 2014 |
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Virna Lisi,
nome d'arte di Virna Pieralisi, è stata un'attrice italiana. |
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Il nome di Virna
Pieralisi avrebbe dovuto essere Siria; tuttavia l'ufficiale dello
stato civile lo rifiutò, poiché la Siria non era una nazione alleata
dell'Italia. Il padre inventò su due piedi il nome Virna, scoprendo
solo dopo che era un nome realmente esistente. |
Dalla metà del
decennio cominciò a comparire anche in pellicole d'autore e uno
dei suoi ruoli più significativi fu quello di Milena, la
cassiera del bar per cui perde la testa il ragionier Osvaldo
Bisigato, interpretato da Gastone Moschin, in Signore & signori
(1966) di Pietro Germi, film premiato con la Palma d'oro al
Festival di Cannes del 1966. |
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Il suo primo film hollywoodiano fu nel 1965 la commedia Come uccidere vostra moglie di Richard Quine, interpretato accanto a Jack Lemmon, Terry-Thomas e Claire Trevor, che ottenne un grande successo (fu il maggiore incasso americano della stagione 1965-1966): rimase negli annali, all'inizio del film, la scena in cui la Lisi usciva all'improvviso dalla torta di una rumorosa festa di addio al celibato, e con indosso solo un bikini coperto di panna montata. Apparve poi in Due assi nella manica di Norman Panama, con Tony Curtis e George C. Scott, e U-112 assalto al Queen Mary di Jack Donohue, con Frank Sinatra e Anthony Franciosa, entrambi film del 1966 e di buon successo. Sembrava l'inizio di una sfolgorante carriera negli Stati Uniti, ma la Paramount e lo star system hollywoodiano imposero alla Lisi regole troppo restrittive, di fatto relegandola allo stereotipo della pin-up: bionda platinata, sexy e un po' svampita, in cui l'attrice marchigiana non si sentiva affatto realizzata e valorizzata come interprete. |
Gli anni
novanta si aprirono per l'attrice con due miniserie televisive:
la produzione internazionale I misteri della giungla nera (1991)
di Kevin Connor con Kabir Bedi e Stacy Keach (di cui poi venne
distribuita all'estero una riduzione cinematografica) e Passioni
(1993) di Fabrizio Costa. |
Per il film, del resto, Virna Lisi fece incetta di premi e riconoscimenti: fu candidata ai David di Donatello e vinse sia il Premio César (è stata la prima attrice non francese ad aggiudicarsi tale premio)sia il Nastro d'argento, in tutti e tre i casi concorrendo nella categoria riservata alla migliore attrice non protagonista. |
Il 21 settembre
2013 morì il marito Franco Pesci, dopo 53 anni di matrimonio.
Nel maggio del 2014, dopo dodici anni di assenza, tornò su un
set cinematografico nella commedia di Cristina Comencini Latin
Lover, che uscì postuma nel marzo 2015. Per quest'ultima
interpretazione l'attrice ricevette nel maggio e poi nel giugno
del 2015 le candidature postume al David di Donatello e al Globo
d'oro come migliore attrice. |
Morì nel sonno
il 18 dicembre 2014, a 78 anni, un mese dopo aver scoperto di
avere un cancro ai polmoni. Il figlio Corrado rifiutò la camera
ardente in Campidoglio offerta dall'allora sindaco di Roma,
Ignazio Marino, preferendo dei funerali in forma privata, nel
rispetto della riservatezza che ha sempre caratterizzato la Lisi
nella sua vita privata. Il rito fu celebrato il 20 dicembre
nella chiesa di San Roberto Bellarmino, nel quartiere Parioli,
dove l'attrice abitava. È sepolta nel cimitero di Prima Porta di
Roma, accanto al marito. |