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EREMO DI SANTA MARIA INFRA SAXA |
Testo e fotografie |
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LOCALITA' | GOLA DELLA ROSSA E DI FRASASSI |
AN |
Regione Marche Ass.Turismo | |||
TEMPO DI PERCORRENZA | 10 MINUTI A PIEDI (SOLO ANDATA) |
T |
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SEGNALETICA | ASSENTE | |||||
GRADO DI DIFFICOLTA' | TURISTICO |
COME ARRIVARE |
Imboccata a Falconara Marittima la superstrada n. 76, si esce a San Vittore delle Chiuse, località molto nota per le celebri Grotte di Frasassi, e si risale la Gola di Frasassi in direzione di Genga e Sassoferrato; a circa metà della Gola (2,3 km), da una piazzola sulla destra, parte una strada lastricata percorribile solo a piedi che consente di accedere all'antro d'ingresso della Grotta di Frasassi che si apre sul versante meridionale del Monte di Frasassi. |
DESCRIZIONE |
Sul versante sinistro della Gola di Frasassi, al di sotto dell'ampia e boscosa cengia che interrompe circa a metà la parete di calcare che precipita sul torrente Sentino, si apre il vasto fornice di una caverna ben visibile dalla strada sottostante. E' il maestoso ingresso di un complesso carsico ipogeo che attraversa tutto il Monte di Frasassi con uno sviluppo di circa 800 - 1000 m e che collega la Grotta del Mezzogiorno alla più nota Grotta di Frasassi. Abitato a lungo dall'uomo preistorico e dall'orso delle caverne, il grande antro ospita sul limite esterno della caverna, addossato alla roccia, un semplice edificio in pietra il cui interno è in parte ricavato nel masso roccioso. Si tratta dell'Eremo di Santa Maria infra saxa che le carte del monastero di San Vittore citano in documenti del 1029 e che un tempo erassociato a un monastero di monache benedettine denominato Monasterium S. Mariae Bucca sasso-rum posto sul vicino Monte Ginguno e di cui si è persa ogni traccia. Nato come oratorio, l'edificio fu poi utilizzato come monastero di clausura retto dalle monache benedettine. Il luogo, caratterizzato dalle pareti del Monte Valmontagnana strapiombanti sulla profonda gola scavata dal fiume Sentino, ben si presta ad una vita di silenzio e contemplazione ed è in grado di colpire anche oggi i visitatori grazie alla selvaggia bellezza del paesaggio. |
PER SAPERNE DI PIU' |
Nell'eremo si venerava un'immagine lignea della Madonna dalle origini incerte, che subì numerosi tentativi di trafugamento. Finita accidentalmente bruciata negli anni Quaranta, fu poi sostituita dall'attuale in pietra. |
DA NON PERDERE II maestoso vano d'ingresso della Grotta di Frasassi è occupato, per gran parte della sua luce, da un elegante Tempietto di stile neoclassico a pianta ottagonale con cupola commissionato da Papa Leone XII Annibale della Genga nel 1828 all'architetto Giuseppe Valadier. Nei pressi sorge la Chiesa di San Vittore delle Chiuse dell'XI secolo, uno dei monumenti romanici più importanti della regione, che denota un chiaro influsso bizantino; l'edificio è caratterizzato da tre absidi che si aprono nella parte posteriore, mentre dai due fianchi sporge un'absidiola; un tiburio ottagonale decorato da arcatelle cieche corona la struttura il cui interno, a pianta quasi quadrata, è a tre navate divise da quattro robusti piloni cilindrici su cui è impostata la cupolina. La facciata è occupata a destra da un campanile tronco e a sinistra da una torre cilindrica scalare. |