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FABRIANO Parte prima |
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Testi: Wikipedia - T.C.I. |
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www.comune.fabriano.gov.it | ||
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Fontana Sturinalto nella piazza del Comune a Fabriano |
Fabriano (Favrià in
dialetto fabrianese) è un comune italiano di 30007 abitanti della
provincia di Ancona nelle Marche. |
Il territorio cittadino è posto a 325 m s.l.m., in una vallata costellata da dolci colline e circondata da monti dell'Appennino umbro-marchigiano centrale e della dorsale marchigiana su cui svettano a nord-nord ovest: il monte Nebbiano (790 m), il monte Strega (1276 m), il monte Catria (1701 m); ad ovest troviamo: il monte Cucco (1566 m); mentre ad est: il monte San Vicino (1479 m); infine a sud-sud ovest: il monte Nero (1424 m) ed il monte Maggio (1361 m). Da quest'ultimo ha origine il torrente Giano che attraversa la città di Fabriano e si unisce poi al fiume Esino all'altezza della frazione di Borgo Tufico. |
Il
clima di Fabriano tende al continentale: gli inverni
sono piuttosto rigidi, con minime che non di rado
raggiungono valori intorno ai -10 °C. Le estati sono
calde, sebbene mitigate da minime quasi sempre
accettabili. |
Nell'Età
del ferro si diffusero ampiamente, la civiltà picena e
quella umbra, autoctone, mentre nel corso del IV secolo a.C.
vi si attestarono i Galli senoni, di origine celtica. |
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Lo stabilimento Merloni di Albacina |
Nel 1930 Aristide Merloni inizia, ad Albacina, con una modesta fabbrica di bilance, un'attività che gradualmente si svilupperà fino a diventare un complesso industriale di fama mondiale. Il 1944, durante la seconda guerra mondiale, fu un anno tragico per la città di Fabriano. Su essa piovvero ben 55 bombardamenti causando centinaia di morti, altrettanti feriti e gravissimi danni materiali. Nella notte tra il 12 e 13 luglio 1944 i tedeschi abbandonarono la città, ma non completamente il territorio. Alle 10,30 del mattino le strade cittadine sono già attraversate, tra l'acclamazione della gente festante, da autoblinde anglo-americane. Sul balcone del Comune vennero issate le bandiere inglese, americana, russa e italiana, a significare l'avvenuta presa di possesso della città. Il 15 luglio 1944 si costituì la prima Giunta comunale con il sindaco Luigi Bennani (PSI). |
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Il 26
settembre 1997 due terribili scosse di terremoto (7-8 grado
della scala Mercalli il primo e 8-9 grado il secondo) si
abbattono sulle Marche e sull'Umbria. Segue per lunghissimi
mesi uno sciame di scosse sismiche, anche forti. Gravissime
le conseguenze. Per limitarci alla zona di Fabriano, oltre
ai numerosi danni nei quartieri del centro storico e della
periferia, si registra una vittima a causa del crollo
parziale della facciata della chiesa dei Santi Biagio e
Romualdo. Nel 2007 i danni sono stati quasi completamente
riparati: la città ed il suo centro storico medievale sono
tornati a brillare di particolare splendore. |
La Cattedrale di San Venanzio |
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Chiesa matrice di Fabriano, ampliata nella seconda metà del XIV secolo, fu ricostruita dall'architetto urbinate Muzio Oddi tra il 1607 e il 1617. A questa fase risale la decorazione interna con stucchi del ticinese Francesco Selva. Della fabbrica trecentesca la cattedrale conserva l'abside poligonale, il chiostro e la cappella di San Lorenzo affrescata da Allegretto Nuzi (1360 circa). Altri affreschi di scuola fabrianese del XIV e XV secolo sono visibili in altri ambienti della chiesa: come i resti delle Storie della Croce del folignate Giovanni di Corraduccio (1415-1416). La cattedrale è un museo di dipinti manieristi e barocchi. Tra le opere più importanti ricordiamo le tele di Gregorio Preti, Salvator Rosa, Giovan Francesco Guerrieri, Giuseppe Puglia e altri. Il pittore caravaggesco Orazio Gentileschi è l'autore delle Storie della Passione e della Crocifissione su tela (1620 ca). |
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Complesso conventuale di San DOmenico |
Risale ai secoli XIV-XV. La chiesa di Santa Lucia Novella, ricostruita dopo il terremoto del 1741, della fabbrica gotica (1365 circa) conserva l'architettura esterna, caratterizzata anche da un'abside poligonale, dove si scorge in rilievo lo stemma della famiglia signorile dei Chiavelli. Nelle cappelle gotiche e nella sacrestia si trova una decorazione ad affresco di Allegretto Nuzi e della sua scuola (seconda metà del XIV secolo). Nel convento di San Domenico (Museo della carta e della filigrana) si possono vedere i due chiostri quattrocenteschi e, nell'interno, l'importante decorazione della sala capitolare dipinta intorno al 1480 da Antonio da Fabriano, per la cui iconografia il pittore si è ispirato alla decorazione del convento domenicano di San Marco a Firenze realizzata da Beato Angelico. |
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