URBISAGLIA Parte Seconda


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La Rocca di Urbisaglia

   
     
 

La Rocca di Urbisaglia è una fortificazione militare eretta per volontà del comune di Tolentino all'inizio del Cinquecento, su resti di fortificazioni precedenti, nel punto più alto del Colle di San Biagio.
La sua posizione, che domina l'intero spazio cittadino, fa ipotizzare che qui fosse localizzata l'Arce o il Campidoglio della città romana; tracce consistenti di mura romane e di agglomerati in calcestruzzo sono infatti ancora oggi visibili.
Di forma trapezoidale, con il lato più esteso rivolto verso l'esterno per fronteggiare eventuali attacchi nemici, la Rocca è dotata di quattro torrioni angolari e di una torre portaia, nonché di un alto mastio che fungeva da abitazione per la guarnigione militare imposta da Tolentino a Urbisaglia.
Scopo fondamentale della Rocca, infatti, era quello di controllare il borgo di Urbisaglia ed evitare che gli urbisalviensi si ribellassero al governo tolentinate.

 

Chiesa del S.S. Crocifisso

   
     

Situata in località Convento di Urbisaglia, la chiesa del Santissimo Crocifisso viene fatta risalire agli inizi del XVII sec. La chiesa, con annesso convento, è un fulgido esempio dell'architettura religiosa del '600. Dietro l'altare troviamo uno splendido esempio di coro ligneo da dove i monaci del convento seguivano la messa.
La facciata è stretta e slanciata, sembra quasi una torre che serve a riportare lo sguardo verso la divinità, ottima soluzione per riaffermare la supremazia della fede e della chiesa nel periodo della Controriforma. Quest'ultima caratteristica non è esasperata come vorrebbero i dettami del barocco perché parliamo di uno stile ancora precoce. La struttura recentemente restaurata è ad un'unica navata e mostra interni molto chiari e luminosi dominata da colori quali il bianco, il giallo ed il verde. Una grande trabeazione gira tutt'intorno alla chiesa sostenuta da colonne, con capitelli compositi, rastremate ad 1/3 secondo i dettami della classicità e innalzate su zoccolo.
Nell'annesso convento risedette stabilmente il Terzo Ordine Regolare di S. Francesco fino al 1860, anno dell'annessione delle marche al regno Sabaudo. Qualche anno più tardi la chiesa divenne di proprietà del comune.

 

 

Sacrario dei Caduti e Museo delle

   

Armi e delle Uniformi Militari

   
     
 

Il museo è stato allestito all'interno di una piccola chiesa, dedicata a San Biagio ma ormai sconsacrata, situata appena fuori dalle mura cittadine in una posizione particolare considerata dagli abitanti come naturale congiunzione tra le rovine della città antica e il centro storico medievale.
La chiesa si erge proprio al di sopra del Serbatoio romano e fu eretta in tale posizione nel 1771 dai gesuiti. Nel corso dell'Ottocento fu più volte requisita dal Comune ed attrezzata come lazzaretto durante le varie epidemie di colera. Successivamente la chiesa divenne proprietà del comune che decise di destinare l'area a ricordo dei Caduti urbisagliesi che, numerosi, si immolarono alla Patria. Nell'ultimo dopoguerra quindi, la sezione locale dei Combattenti e Reduci, con in testa il suo presidente Ivo Buccolini, diede vita alla costruzione del Sacrario dei Caduti.

 

Negli ultimi anni, si decise di istituire in questo luogo sacro un Museo permanente formato da tutta una serie di oggetti bellici (armi ed utensili riportati in Paese dai familiari dei nostri compaesani morti sul fronte) che, insieme a numerose uniformi militari, costituiscono un fervido ricordo di una delle pagine più drammatiche, ma sicuramente fondamentali, della storia dell'Italia moderna.

 
   

Parco archeologico di Urbs Salvia

     

 

Riconosciuto come Parco archeologico regionale nel 1994, si estende per circa 40 ettari ed è il più importante e spettacolare delle Marche. Il percorso di visita scende lungo il declivio della collina, attraverso un comodo tracciato di circa un chilometro. Si può così cogliere nella sua interezza la struttura della città romana, che digrada a partire dal colle di San Biagio fino a raggiungere, articolandosi in una serie di terrazzi naturali, il fondovalle pianeggiante, delimitato a est dalla scarpata sul fiume Fiastra.
Sono visitabili il Serbatoio, il Teatro, l'Edificio a nicchioni, il complesso Tempio-criptoportico dedicato alla Salus Augusta e l'Anfiteatro fatto costruire da Lucio Flavio Silva. Ben visibile anche la cinta muraria, conservata per parecchie centinaia di metri su tre dei suoi quattro lati.
Oggi l'anfiteatro ospita, nei mesi di luglio e agosto, un'importante stagione di teatro classico antico, in cui la qualità degli spettacoli si abbina alla suggestione dei luoghi.

 

 

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